Diocesi: Bolzano-Bressanone, concluso ieri il pellegrinaggio giubilare per 200 altoatesini

Si è concluso ieri per duecento altoatesini di tutti e tre i gruppi linguistici – italiano, tedesco e ladino – il pellegrinaggio giubilare a Roma. Il viaggio, organizzato dall’ufficio pellegrinaggi della diocesi di Bolzano-Bressanone, è stato guidato dal vescovo diocesano, monsignor Ivo Muser, e raccontato tappa dopo tappa dal settimanale diocesano “Il Segno” che ha pubblicato sull’ultimo numero una sorta di taccuino di viaggio. I pellegrini, partiti la mattina del 25 aprile, sono stati accomunati – si legge sul settimanale – dal voler “mettersi in cammino con il desiderio di andare a scoprire quella profondità interiore che più la cerchi ‘verso il basso’, più ti porta ‘in alto’, e che più la scopri ‘dentro di te’, più ti proietta ‘fuori di te’. Come la misericordia, cui è dedicato questo Anno Santo: più la vivi in te, più ti porta a condividerla fuori di te”. Un pellegrinaggio nel quale “ci si scopre ‘prossimo’ di chi non si è scelto a priori”, come ha invitato a fare Papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì 27 alla quale hanno preso parte anche gli altoatesini dopo aver partecipato alla Messa mattutina celebrata all’altare della Cattedra in san Pietro. Non è mancata, in questi giorni, la visita alle altre basiliche papali romane – Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano e San Paolo fuori le Mura – e, prima di rimettersi in viaggio per il ritorno “la visita alle catacombe, testimonianza delle difficoltà con cui si sono confrontati i cristiani dei primi secoli”. “E con cui, purtroppo – conclude il ‘diario’ – ancora oggi si confrontano tanti cristiani, martiri in diverse parti del mondo”.

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