Rifugiati e opinione pubblica: p.Manenti (Gregoriana), “tutti i falsi miti cadono alla prova dei fatti”

Non è vero che i migranti sono solo in Europa (sono alcuni Paesi più poveri a sostenerne il maggior peso), non è vero che hanno un basso livello di istruzione e che non contribuiscono allo sviluppo delle nazioni: a sfatare tutta una serie di miti sulla realtà della mobilità umana in Europa è stato oggi padre René Manenti, scalabriniano, della Fondazione Centro studi emigrazione, durante la sua relazione al seminario di studi su opinione pubblica e rifugiati in Europa “L’insostenibile leggerezza della percezione”, in corso oggi pomeriggio alla Pontificia Università Gregoriana”. “Il mito che la popolazione immigrata sfrutta e non contribuisce positivamente alla vita delle comunità che li accolgono – ha affermato padre Manenti – cade alla prova dei fatti  e dei dati. Spesso occupano nicchie di lavoro che gli autoctoni non vogliono fare, spesso sono sottopagati, spesso pagano contributi pensionistici che poi non ritirano”. “Il mito – ha concluso – a volte ingrandisce degli spicchi di realtà, altre volte trasforma costruendo su punti falsi. La realtà è complessa ma i numeri aiutano a demitizzare e ad incanalarci in un discorso che si contrappone all’opinione pubblica comune”.

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