Regno Unito: voto contro accoglienza minori rifugiati. P. Prencipe (vescovi francesi), “l’invito ai governi è di essere realisti”

“L’invito che si vuole fare ai governi e ai responsabili della convivenza sociale e politica è al realismo e questo significa considerare in che modo si vuole gestire e affrontare la realtà delle migrazioni. Finora si sta cercando di nasconderla, o tramite accordi di portarla il più lontano possibile dalle frontiere europee in Libia e in Turchia. Rimane però una realtà e la domanda da porci ora è come pensiamo di gestirla e interiorizzarla invece di espellerla”. A parlare è padre Lorenzo Prencipe, direttore del Servizio nazionale per i migranti della conferenza episcopale francese all’indomani del no della Camera dei Lord alla proposta di accogliere in Uk 3mila minori non accompagnati rimasti soli in Europa e alla vigilia dell’incontro che su questa ed altre questioni legate alle migrazioni in Europa si terrà a Parigi con i vescovi referenti di Francia, Inghilterra e Germania. I minori a Calais – fa il punto il religioso – sono attualmente 600/700. Sono diminuiti rispetto alle stime di qualche tempo fa, perché una gran parte di loro sono stati portati verso i Centri di Accoglienza e orientamento che il governo francese ha disseminato sul territorio francese per allontanare i migranti da Calais. “In questi centri si dovrebbe cercare di convincere questi ragazzi ad abbandonare il progetto di andare in Inghilterra”, racconta padre Prencipe. Sono ragazzi per la maggioranza attorno ai 15 ai 16 anni. “Tentano di raggiungere un parente nel Regno Unito” e se non ci riescono “al compimento dei 18 anni entrano nella spirale dei cosiddetti clandestini o potenziali richiedenti asilo”. Prencipe si dice convinto che “Londra ha detto no perché il clima è quello di tentare di dissuadere con divieti o con misure di forza di varcare la Manica. Tutti i paesi europei vanno in questa direzione e l’Inghilterra prima degli altri soprattutto alla luce del dibattito che c’è sulla permanenza o meno dell’Inghilterra alla Unione Europea. E’ quindi una decisione presa per una questione di immagine”. Prencipe lancia un monito: “Nonostante tutti i controlli rafforzati e le misure di sicurezza, ogni notte da Calais 4 o 5 persone riescono a passare”.

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