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Parlamento Ue: riconoscere uno status giuridico europeo a lavoratori domestici e badanti

(Bruxelles) Garantire uno status giuridico comunitario in materia di diritto del lavoro per i lavoratori domestici e i prestatori di assistenza (fra cui le “badanti”), “per scoraggiare il traffico di esseri umani, il lavoro forzato e lo sfruttamento”. L’indicazione è contenuta in una risoluzione non legislativa che verrà discussa oggi e votata domani durante la mini sessione plenaria dell’Europarlamento a Bruxelles. “Questo riconoscimento – si legge in una nota – dovrebbe essere previsto nei regolamenti comunitari e dovrebbe ridurre il lavoro sommerso, promuovere l’integrazione sociale e stabilire modelli di facile interpretazione per le relazioni giuridiche tra lavoratori e datori di lavoro”. Il testo della risoluzione si deve all’eurodeputata greca Kostadinka Kuneva e sottolinea la necessità di “un’adeguata rappresentazione dei lavoratori domestici e dei badanti”, spesso di origine straniera, “in tutte le leggi nazionali sul lavoro e sull’anti discriminazione, oltre alla possibilità per i lavoratori domestici di aderire alle organizzazioni di sindacali”. Il Parlamento esorta gli Stati membri a trovare “metodi di controllo innovativi nel rispetto della privacy, al fine di fermare il traffico di esseri umani, i maltrattamenti e lo sfruttamento, anche di tipo economico, dei lavoratori domestici”.

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