Ecumenismo: Chiesa evangelica luterana, nominati i nuovi Presidente e Vicepresidente del Sinodo

Georg Schedereit, della comunità luterana di Merano, e Wolfgang Prader, di quella di Bolzano sono stati eletti rispettivamente presidente e vicepresidente del Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi), che riunisce le comunità luterane dell’intera penisola. La notizia è stata diffusa oggi dalla Celi a conclusione della sua assemblea annuale, che si è svolta, dal 22 al 25 aprile in Alto Adige, presso la Lichtenburg Fondazione S. Elisabetta di Nals (Bz). Il presidente Schedereit, 66 anni, doppia cittadinanza italiana e tedesca, coniugato e padre di tre figli, è un giornalista. Nel corso della sua carriera ha lavorato per la Bbc, Radio Londra e, a lungo, per l’attuale Rai Suedtirol. Il vicepresidente Prader, 40 anni, sposato e padre di due figlie, è un professionista in ambito tecnologico, che è entrato a far parte della Chiesa luterana solo nel 2014 dopo la sua conversione dalla fede cattolica. L’assemblea ha provveduto alle nomine dei tre membri laici del Concistoro, del tesoriere e dei membri laici della Commissione Tecnico-finanziaria e dei Collegi – rispettivamente – dei Revisori dei conti, dei Conciliatori e in materia di Fede e Dottrina. A caratterizzare l’assemblea sinodale 2016, oltre alle elezioni per il rinnovo delle cariche, sono state le discussioni e successive decisioni in tema di direttive anticipate di fine vita e in materia di rafforzamento dell’impegno diaconale per l’accoglienza e l’aiuto a rifugiati e migranti. Il Sinodo ha, infatti, approvato le mozioni con cui ha deciso di fare proprio il sussidio Dichiarazione anticipata di trattamento sanitario. Un vademecum per il fine di vita da una prospettiva cristiana elaborato dalla Commissione sulle direttive anticipate di fine vita (testamento biologico) e sulla tutela della persona in fin di vita. In tema di accoglienza a rifugiati e migranti, il Sinodo ha invece approvato le mozioni con cui la Celi fa proprio il progetto profughi della comunità di Sicilia, elevando il livello dell’iniziativa da territoriale a nazionale. E perché l’impegno diaconale possa avere maggiori forza e capacità realizzativa, il Sinodo ha deliberato d’incaricare il Concistoro d’istituire la figura di “responsabile per la diaconia”, con il compito di coordinare l’organizzazione delle opere di assistenza della Celi.

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