Dialogo: Sermig, vittime e responsabili della lotta armata a confronto

Parole come perdono, riconciliazione, incontro possono essere davvero praticabili oppure no? È la domanda da cui partirà la riflessione del prossimo incontro dell’Università del Dialogo del Sermig. Al centro, l’esperienza di alcune vittime e responsabili della lotta armata in Italia che con il tempo hanno accettato di incontrarsi, di condividere il passato, per provare a riparare non solo le ferite personali, ma anche quelle della società. Domani 28 aprile, alle ore 18,45, negli spazi dell’Arsenale della Pace, dialogheranno Giovanni Ricci, figlio di Domenico, carabiniere, facente parte della scorta di Aldo Moro, Giorgio Bazzega, figlio di Sergio, agente ucciso dalle Brigate Rosse nel 1976, e Andrea Coi, ex brigatista. Con loro, interverranno i padri Gesuiti Giancarlo Gola e Guido Bertagna e i membri del gruppo “Primi Terzi” Pietro Bosco e Mattia Fachino. Ne uscirà una testimonianza sul percorso di riconciliazione, raccontato nel volume “Il libro dell’incontro. Vittime e responsabili della lotta armata a confronto”, a cura di Guido Bertagna, Adolfo Ceretti, Claudia Mazzucato). L’incontro è promosso e organizzato dall’Università del Dialogo del Sermig, dall’Eremo del Silenzio di Torino e dalla onlus Essere Umani. L’Università del Dialogo è lo spazio di formazione permanente del Sermig. Inaugurato il 31 gennaio 2004 in Vaticano alla presenza di Giovanni Paolo II, vuole offrire strumenti di riflessione per affrontare le grandi sfide dell’esistenza nel segno della speranza. Negli ultimi anni, l’Università ha ospitato credenti e non credenti, nel campo della cultura e dei media, dell’economia e della politica, della solidarietà e dell’arte. L’incontro, ad ingresso libero, sarà trasmesso anche in diretta streaming sul sito www.sermig.org/diretta.

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