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Parlamento Ue: dialogo interreligioso contro radicalizzazione. Tajani: “Chi spara in nome di Dio, spara contro Dio”

(Bruxelles) “Il maggior numero di vittime della violenza estremista e del terrorismo islamico sono i musulmani stessi: dobbiamo unire le nostre forze e denunciare insieme tutte le forme di violenza che cercano una giustificazione religiosa”. Antonio Tajani, vicepresidente dell’Europarlamento, introduce con questa analisi il seminario che si terrà oggi pomeriggio presso la sede dell’Assemblea a Bruxelles (ore 15-19) sul tema della radicalizzazione. “Sono convinto che le comunità musulmane in Europa e nel mondo condividono questo spirito. L’obiettivo di questa conferenza è fornire la possibilità di testimoniare la loro opposizione al radicalismo e all’odio di matrice religiosa. Chi spara in nome di Dio, spara contro Dio”. Tra i relatori, saranno presenti: il capo del dipartimento della Polizia federale belga contro la radicalizzazione e il terrorismo, Luc Van der Taelen, il direttore generale della Rete musulmana europea, Malika Hamidi, la fondatrice dell’Associazione giovanile per la pace “Imad ibn Ziaten” Latifa Ibn Ziaten, e il co-fondatore di Unity of Faiths Shamender Talwar. L’apertura dei lavori sarà affidata al presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, e allo stesso Tajani. Parteciperanno al dibattito anche il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, il presidente del Gruppo dei conservatori e riformisti europei, Syed Kamall, la presidente della commissione per i Diritti delle donne, Garcia Perez, e la vicepresidente della delegazione del Parlamento in Maghreb, Tokia Saifi.

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