Osservasalute 2015: disavanzo sanitario nazionale 864 milioni. Tagli soprattutto sul personale

Nel 2014 il disavanzo sanitario nazionale ammonta a circa 864 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto ai 1.744 miliardi del 2013. Lo afferma il “Rapporto Osservasalute 2015”, presentato oggi al Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma. In questa edizione del Rapporto viene trattato, per la prima volta, il tema dei disavanzi non coperti delle Asl, “aspetto molto rilevante per il funzionamento del Ssn – spiega la ricerca -, poiché l’accumulo di deficit causa l’erosione del patrimonio netto aziendale e, quindi, la contrazione delle attività dovuta alla diminuzione delle disponibilità di cassa e all’incapacità di rinnovare adeguatamente le attrezzature”. I dati sui disavanzi non coperti mostrano che “nello scorso decennio molte Asl hanno sistematicamente operato in perdita e la copertura delle perdite accumulate è stata soltanto parziale. Negli anni successivi, e soprattutto a partire dal 2012, i Servizi sanitari regionali (Ssr) hanno continuato a rilevare perdite, ma in misura sempre più contenuta. Nel frattempo, sono diventati più stringenti e monitorati gli obblighi di copertura, cui si è aggiunta un ingente trasferimento di liquidità da parte dello Stato”. A fine 2014, “tutti i disavanzi risultavano così essere stati coperti, almeno in termini di assegnazione, per il complesso del Ssn e per la maggioranza dei Ssr”. Per quanto riguarda le voci di spesa, a subire tra il 2010 e il 2013 i tagli maggiori è stata quella relativa al personale sanitario, nel 2013 pari a 35,169 miliardi di euro, circa il 32% della spesa totale, con un decremento dell’1,4% medio annuo nel periodo 2010-2013, a fronte di una riduzione media annua della spesa sanitaria dell’1%.

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