Papa Francesco: Messa Giubileo ragazzi, “il vostro programma quotidiano siano le opere di misericordia”

foto SIR/Marco Calvarese

“Il vostro programma quotidiano siano le opere di misericordia: allenatevi con entusiasmo in esse per diventare campioni di vita, campioni di amore! Così sarete riconosciuti come discepoli di Gesù. Così avrete la carta d’identità di cristiani. E vi assicuro: la vostra gioia sarà piena”. È la consegna di Papa Francesco agli oltre 70mila ragazzi – e ai loro accompagnatori – che ieri mattina in piazza San Pietro hanno partecipato alla Messa in occasione del Giubileo dei ragazzi e delle ragazze (Roma, 23-25 aprile).

“So – ha detto il Papa nell’omelia – che siete capaci di gesti di grande amicizia e bontà. Siete chiamati a costruire così il futuro: insieme agli altri e per gli altri, mai contro qualcun altro! Non si costruisce ‘contro’: questo si chiama distruzione. Farete cose meravigliose se vi preparate bene già da ora, vivendo pienamente questa vostra età così ricca di doni, e senza aver paura della fatica. Fate come i campioni sportivi, che raggiungono alti traguardi allenandosi con umiltà e duramente ogni giorno”. In precedenza Francesco aveva ricordato che “l’amore è il dono libero di chi ha il cuore aperto; l’amore è una responsabilità, ma una responsabilità bella, che dura tutta la vita; è l’impegno quotidiano di chi sa realizzare grandi sogni! Ah, guai ai giovani che non sanno sognare, che non osano sognare! Se un giovane, alla vostra età, non è capace di sognare, già se n’è andato in pensione, non serve”. E ancora: “L’amore si nutre di fiducia, di rispetto, di perdono. L’amore non si realizza perché ne parliamo, ma quando lo viviamo: non è una dolce poesia da studiare a memoria, ma una scelta di vita da mettere in pratica!”. E se a volte si cade – “nella vita sempre si cade, perché siamo peccatori, siamo deboli” – bisogna “avere il coraggio di alzarsi, di lasciarci alzare dalla mano di Gesù. E questa mano – ha concluso Francesco – tante volte viene dalla mano di un amico, dalla mano dei genitori, dalla mano di quelli che ci accompagnano nella vita. Anche Gesù stesso è lì. Alzatevi! Dio vi vuole in piedi, sempre in piedi!”.

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