Nepal: Unicef, a un anno dal terremoto “raddoppiare gli sforzi per far tornare i bambini a scuola”

A un anno dal devastante terremoto che ha colpito duramente il Nepal, causando quasi 9mila vittime e più di 22mila feriti e danni per oltre 7 miliardi di dollari, una nota di Unicef (www.unicef.it) ricorda che “1,6 milioni di bambini in età scolare stanno iniziando il nuovo anno accademico nelle zone colpite. Eppure molti di loro continuano a studiare in aule provvisorie. Mentre gli sforzi per il recupero e la ricostruzione stanno andando avanti, resta ancora molto da fare per garantire un rapido ritorno alla normalità per questi bambini”. “I terremoti devastanti dello scorso anno hanno distrutto o gravemente danneggiato più di 35mila classi – ha detto Tomoo Hozumi, rappresentante Unicef in Nepal -. A seguito di questo, grandissimi sforzi sono stati fatti per far tornare i bambini a scuola il più presto possibile, per ridurre i disagi nella loro istruzione e l’esposizione ai rischi di abbandono, sfruttamento e violenza. Grazie a questi sforzi, le scuole nei distretti colpiti sono state riaperte un mese dopo il primo terremoto in aule di fortuna. Ora abbiamo bisogno di raddoppiare i nostri sforzi per far sì che i bambini possono studiare in sicurezza in classi transitorie o permanenti il più presto possibile”. Delle quasi 189mila persone che erano state temporaneamente sfollate dopo il terremoto, spiega Unicef, oltre l’85% ha lasciato i campi per sfollati, mentre 26.272 vivono ancora nei campi. La costruzione di edifici permanenti è iniziata da poco e deve essere accelerata nei mesi a venire. Questo anno l’Unicef ha aiutato 1,1 milioni di bambini in 14 distretti gravemente colpiti con interventi d’emergenza nei settori operativi di sanità, nutrizione, acqua e igiene, protezione, istruzione, comunicazione per lo sviluppo.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy