Salute femminile: a Roma una serie di iniziative dedicata alla prevenzione

Anche la Asl Roma 1 partecipa alla prima edizione della “Giornata nazionale della salute della donna” istituita dal ministero della Salute e all’Open Week organizzato da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) proponendo una serie di iniziative dedicate proprio alla prevenzione, nel corso delle quali sarà possibile accedere liberamente ai servizi sanitari dedicati alle donne. Si è partiti ieri e oggi con il Centro per la Salute della Donna e del Bambino Sant’ Anna, mentre oggi, domani e il 27 aprile è la volta dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia e il 26, 27 e 28 del San Filippo Neri. Sempre nella giornata del 28 nell’Ospedale Santo Spirito in Sassia ci sarà un’intera giornata a porte aperte con visite, mammografie ed ecografie effettuate dall’ambulatorio di senologia dalle ore 9 alle ore 16. Sul piccolo palcoscenico allestito per l’occasione nel Chiostro dei Frati si alternerà il personale ospedaliero, che affronterà il tema della salute femminile a trecentosessanta gradi: dalla maternità, alla prevenzione passando per la cardiologia, le donne potranno approfondire argomenti e chiedere informazioni. Insieme agli operatori sanitari ci saranno anche la compagnia di Roma Teatri, che ha preparato un cartellone ad hoc interamente dedicato all’universo femminile, e due momenti musicali affidati a “Agnese Quartet” e il coro “Accordi e Disaccordi”. Nel corso della giornata distribuiranno materiale informativo Actionaid, Casa internazionale delle donne, Centro antiviolenza del Comune di Roma e Differenza Donna. Inoltre per donne socialmente svantaggiate,  grazie alla collaborazione tra la Asl Roma 1 e l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie delle povertà (Inmp) è nato il “Punto di accesso screening migranti” che ha lo scopo di contrastare le disuguaglianze di salute e promuovere la prevenzione del tumore del collo dell’utero nelle donne straniere più vulnerabili che in questo modo possono accedere al test per la prevenzione del tumore del collo dell’utero.

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