“È indegno dire che Meter esagera con i suoi dati, che non esiste alcun allarme pedofilia e abusi in Italia o nel mondo. Chi lo fa, aiuta volente o nolente la pedofilia e riduce un dramma sotto gli occhi di tutti. Perché gli orchi, i pedocriminali, gli schiavisti dei bambini ingrassano nel silenzio colpevole e complice. Ed è ancora più grave il silenzio che ruota attorno a questi drammatici e inumani fenomeni, dove lucrare sulla vita dei bambini è diventato normale. Noi non ci stiamo da 25 anni con questa storia della non emergenza e della sottovalutazione”. Sono le parole di don Fortunato Di Noto, fondatore e presidente dell’Associazione Meter onlus (www.associazionemeter.org) che commenta così alcune illazioni ricevute a poche ore dall’inizio della XX Giornata bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza al via domani alle ore 10 con una Messa presso la parrocchia Madonna del Carmine di Avola. “Qualche dato dovrebbe far riflettere”, dice il sacerdote siciliano: “Basta fare qualche ricerca online per capire che l’allarme di Meter sulla pedofilia e pedopornografia online è vero e tangibile. Oltre 223 milioni di bambini abusati, violenze e mutilazione dei genitali (3 milioni di donne e bambine ogni anno dalla fonte Unicef)”. Meter ha segnalato nel 2015 1.180.909 foto e 76.200 video (nel 2015) segnalati, 125mila siti pedopornografici (dal 2003 ad oggi) denunciati, 9872 solo nell’anno appena passato di cui 70 nel deep web con specifici riferimenti italiani (esclusi quelli stranieri), 3.414 comunità e social network, 928 consulenze telefoniche, 73 casi seguiti al Centro di ascolto e accoglienza, 56 chat monitorate. Per don Fortunato “è appena il caso di ricordare qualche titolo d’agenzia per rendersi conto che il pericolo è vero e reale. Lo ricorderemo durante la Giornata e il 1º maggio al Regina Coeli con Papa Francesco in Piazza San Pietro. Unitevi a noi indossando maglietta e cappellino giallo”.