Ue-Bangladesh: cooperazione a tre anni dal crollo della fabbrica Rana Plaza a Dhaka, con oltre mille vittime

(Bruxelles) – “La domenica 24 aprile 2016 segna il terzo anniversario del crollo della fabbrica di abbigliamento Rana Plaza a Dhaka, Bangladesh, un evento tragico che è costato la vita a più di 1.100 persone. Il nostro pensiero va oggi a chi ha perduto persone care, ai feriti e a tutti coloro che sono stati colpiti dalla tragedia del Rana Plaza. Questa però è anche l’occasione per riesaminare quanto già fatto nell’ultimo triennio per migliorare la situazione dei lavoratori dell’industria tessile nel Bangladesh”. È l’incipit della dichiarazione dell’Alto rappresentante Federica Mogherini e dei commissari Ue Malmström, Thyssen e Mimica, nel terzo anniversario della tragedia della fabbrica Rana Plaza. “L’impegno attivo dell’Ue, del Bangladesh e di altri partner interessati ha determinato progressi tangibili sul terreno”, vi si legge. Nel Bangladesh “di oggi diversi diritti dei lavoratori sono meglio protetti rispetto a due anni fa. È migliorata anche la sicurezza degli edifici e dei luoghi di lavoro. Il Patto di sostenibilità per il Bangladesh ha aperto un dialogo e ha incoraggiato gli scambi con gli stakeholder come i sindacati, i datori di lavoro, gli acquirenti dei prodotti e le ong nell’Ue e nel Bangladesh”.
La dichiarazione Ue aggiunge: “Si devono però ancora realizzare riforme essenziali, non ultima quella relativa all’effettivo rispetto dei diritti sindacali” nel Paese asiatico. “In quanto partner del Patto di sostenibilità per il Bangladesh l’Ue” (assieme al governo del Bangladesh, a Oil e ai governi di Stati Uniti e Canada), “valuta regolarmente i progressi compiuti e contribuisce a fissare le priorità per il futuro al fine di promuovere il rispetto dei diritti fondamentali del lavoro e di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori nel settore tessile”. “Il Governo del Bangladesh ha dimostrato un chiaro impegno, ma si deve ancora fare di più nel campo dell’ispettorato del lavoro. I progetti di riparazione e ripristino di tutte le fabbriche devono essere ancora realizzati in modo efficace e scrupoloso. A tal fine l’Ue e gli altri donatori hanno mobilitato fondi per le imprese in difficoltà finanziarie, in particolare le Pmi”. La Commissione ospiterà la settimana prossima a Bruxelles una conferenza sul tema.

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