Convocazione nazionale RnS: gli auguri del Papa, dei cardinali Bagnasco e Rylko e di mons. Fisichella

Papa Francesco “rivolge ai partecipanti il suo cordiale saluto e auspica che l’Incontro susciti rinnovati propositi di profonda riconciliazione e di ardente unità per testimoniare sempre più generosamente Cristo, volto misericordioso del Padre e servirlo nei fratelli, specialmente i più deboli”. È quanto si legge nel messaggio augurale del Pontefice, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato a monsignor Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, in occasione dell’apertura, presso la Fiera, della 39ª Convocazione nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito (Rns) sul tema “Io sono la Porta. Se uno entra attraverso di me sarà salvo” (fino al 25 aprile). Dal Papa “vivo apprezzamento” per “la provvida iniziativa denominata ‘Tende della Misericordia’, attraverso la quale gli aderenti al movimento si impegnano a testimoniare l’amore salvifico e la tenerezza di Gesù”. Al movimento sono giunti anche gli auguri dei cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei, e Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i laici, e di monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. “Nel nostro mondo assetato di verità e di comunione, a fronte di un contesto sociale e umano che spesso esalta l’apparenza e il singolo”, si legge nel messaggio  del cardinal Bagnasco, “la vostra spiritualità” indica che “solo prendendosi per mano, e camminando insieme, è possibile crescere nella fede e costruire un mondo più giusto e umano”. “Il messaggio della divina Misericordia – ha scritto il cardinal Rylko – potrà, per mezzo vostro, raggiungere ciascuno, specialmente i poveri e coloro che ancora non conoscono la tenerezza del Signore: è questa la chiamata di Papa Francesco ai fedeli impegnati nella Chiesa e nel mondo”. “Conosco il vostro grande impegno quotidiano che si esprime anche in grandi opere di misericordia”, ha sottolineato mons. Fisichella chiedendo al movimento di “continuare in questo cammino, a volte faticoso e non sempre compreso, un vero percorso di santità che siamo chiamati a percorrere per dare testimonianza dell’Amore trinitario di Dio”.

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