Scuole paritarie: Gontero (Agesc), “la verità è che i genitori pagano due volte: tasse e retta”

In una nota diffusa oggi, l’Agesc (Associazione genitori scuole cattoliche) risponde ad “alcune notizie inesatte riportate dalla stampa sulla detassazione alle famiglie che iscrivono i figli alle scuole paritarie. La verità è che i genitori pagano due volte, le tasse allo Stato e la retta, facendo risparmiare al contribuente sei miliardi di euro, se tutti gli alunni delle paritarie passassero alla scuola statale”, precisa l’associazione. Le detrazioni, puntualizza l’Agesc, “spettano anche alle statali, per quanto riguarda le spese di mensa”. Nelle scuole pubbliche, aggiunge l’associazione, ci sono tanti docenti che “insegnano materie che non conoscono”, prevale inoltre “la lezione frontale di 55 ore, l’inglese alla primaria rimane un sogno per pochi così come l’alternanza scuola-lavoro alle superiori e così via”. Inoltre, “va sottolineato che alcuni vantaggi economici definiti dalla legge 107, tipo il bonus cultura di 500 euro per l’aggiornamento dei docenti, vale solo per gli insegnanti delle statali e non per quelli delle paritarie”. “La libertà di scelta educativa – ricorda l’Agesc – è fortemente penalizzata in Italia, e promossa invece a pieni voti in Europa: da noi, è ancora un miraggio, nonostante sia principio affermato dalla nostra Costituzione”. L’associazione “apprezza l’invio degli ispettori per il controllo della qualità educativa. Inutile dire – osserva il presidente Roberto Gontero – che quest’ultima è nel Dna di tutti i genitori cattolici. Siccome paghiamo due volte il sistema scolastico, con le tasse quello statale che non utilizziamo e con la retta quello che scegliamo, non possiamo che guardare alla qualità come parametro fondativo della scelta di scuola per i nostri figli. Separare la pianta da frutto dalla gramigna, stanando i furbetti dei diplomifici, fa bene all’intero sistema paritario”, conclude Gontero.

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