Papa Francesco: sintesi udienza, “distinguere tra peccato e peccatore”. Appello per Ucraina.

“Lo zelante dottore della legge” e “l’anonima donna peccatrice”. Sono le due figure attorno alle quali il Papa ha impostato la catechesi dell’udienza generale di oggi, pronunciata davanti a circa 27 mila persone. Gesù, ha spiegato Francesco, si lascia “contaminare” dai peccatori, perché il peccatore non è “un lebbroso” da tenere lontano. L’atteggiamento del fariseo, ha commentato il Papa, “è tipico di un certo modo di intendere la religione, ed è motivato dal fatto che Dio e il peccato si oppongono radicalmente. Ma la Parola di Dio ci insegna a distinguere tra il peccato e il peccatore: con il peccato non bisogna scendere a compromessi, mentre i peccatori – cioè tutti noi! – siamo come dei malati, che vanno curati, e per curarli bisogna che il medico li avvicini, li visiti, li tocchi. E naturalmente il malato, per essere guarito, deve riconoscere di avere bisogno del medico!”. “Gesù è libero” da pregiudizi, e “tra il fariseo e la donna peccatrice, si schiera con quest’ultima”. “Da una parte l’ipocrisia dei dottori della legge, dall’altra parte la sincerità, l’umiltà e la fede della donna”, ha sintetizzato il Papa a braccio, che ha ammonito: “Tante volte cadiamo nella tentazione dell’ipocrisia, di crederci migliori degli altri”. Alla fine dell’udienza, un nuovo appello per la pace in Ucraina e per partecipare alla colletta umanitaria che si terrà domenica prossima – per iniziativa di Francesco – in tutte le Chiese d’Europa

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