Oltre 36mila persone, fra richiedenti asilo e rifugiati, sono state accolte nel 2015 dalle sette sedi nazionali del Centro Astalli, in base al quindicesimo rapporto annuale stilato dalla stessa Associazione e presentato oggi al Teatro Argentina di Roma. Di questi, ben 21mila si sono rivolte ai servizi e ai progetti attivati a Roma. Proprio nella Capitale, si concentra, infatti, la maggior parte delle attività del Centro, in particolare, attraverso 16 tipi di servizi di prima e seconda accoglienza, grazie al supporto di 554 volontari. Importanti i numeri raggiunti anche grazie ai progetti culturali e nelle scuole: poco meno di 24mila studenti sono stati coinvolti. Sul piano della situazione dell’immigrazione in Italia, il rapporto del Centro Astalli sottolinea come, anche nel 2015, il numero di rifugiati approdati sia stato consistente (153.842 al 31 dicembre 2015). Arrivano soprattutto dall’Africa e in misura minore dal Medio Oriente (Pakistan, Afghanistan, Iraq). Tuttavia, a fronte di una diminuzione degli sbarchi, a causa dell’intensificazione dell’utilizzo della rotta orientale, le domande di asilo in Italia sono aumentate (83.245, più del 30% rispetto al 2014) e si conferma lo scarto consistente fra persone che arrivano e domande di protezione presentate (solo 70mila). Nel rapporto emerge che nonostante queste due spinte contrastanti – diminuzione degli sbarchi e aumento delle domande di asilo – il numero delle persone che hanno avuto accesso ai servizi del Centro Astalli è pressoché costante rispetto al 2014.