Migranti: Rapporto Centro Astalli, aumenta la domanda dei servizi

Riguardo i beni primari come il cibo, il Centro Astalli, secondo il rapporto presentato oggi a Roma, l’anno scorso ha servito 70mila pasti a una media di 250 rifugiati al giorno. E anche il resto dei servizi offerti (legale, ascolto, orientamento al lavoro e ambulatorio) ha registrato una forte domanda di accesso. A dimostrazione del fatto che anche a distanza di tempo dall’arrivo in Italia i rifugiati mantengono le stesse esigenze. Sul versante dell’accoglienza, il Centro evidenzia come l’inserimento dei centri gestiti dallo stesso Centro nel circuito Sprar abbia visto un arricchimento di tutti gli attori coinvolti, fra cui, ad esempio, il comune di Roma. Fra le priorità sottolineate c’è l’assistenza sanitaria. Nel 2015 il centro Samifo ha ottenuto il riconoscimento da parte della Regione Lazio e ha visto un aumento dell’utenza che ha sempre più difficoltà ad accedere alle cure mediche e ai farmaci da banco. Insieme al centro sanitario, quello di ascolto ha poi accolto 620 persone, provenienti in particolare dall’Africa, che hanno denunciato di essere state vittime di tortura e richiesto la procedura di accompagnamento al fine del rilascio del certificato medico per il diritto d’asilo, ottenuto però solo nel 30% dei casi. Il rapporto ha poi indagato quanto il tema dell’immigrazione abbia conquistato i media: l’anno scorso c’è stato secondo lo studio un aumento dell’attenzione pari all’80% nella carta stampata e circa il 250% nelle reti televisive.

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