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Danimarca: campagna contro la cresima prosciuga-sostanze

La Chiesa luterana di Danimarca ha lanciato una campagna per una cresima più povera. “Quando i genitori spendono molti soldi per la cresima dei propri figli è una chiara indicazione che lo vedono come un giorno importante. Ma non sono le cose materiali che lo rendono grande. Può essere vissuto in modo sobrio e diventare un grande giorno”, spiega la pastora Lone B. Pedersen di Østbirk che ha iniziato a raccogliere abiti usati delle cerimonie per ridarli in prestito. La cifra media spesa oggi da una famiglia danese per cresimare un figlio è di circa 2.500 euro, tra abito, festa e doni, quasi un piccolo matrimonio. Le cronache narrano di auto a noleggio o elicotteri per prelevare il confermando e portarlo in Chiesa. “I figli sono ben consapevoli se i genitori hanno o meno i soldi per la festa. A volte preferiscono rinunciare alla cresima per non mettere in difficoltà la famiglia. E non deve essere questo il motivo per scoraggiare i giovani alla cresima, che è per tutti”, spiega Loren b. Pedersen. Altre iniziative in questo senso si stanno diffondendo. A Næstved, Betina Vikene ha avviato un gruppo Facebook che offre in prestito l’abito della cerimonia con 25 euro di spesa. In alcune parrocchie c’è un ufficio incaricato di sovvenzionare le famiglie in difficoltà nel sostenere le spese della cresima. È nato anche un catering di beneficenza, Børn og Unges mærkesager che prepara banchetti di 3 portate per 25 ospiti, con cibo offerto da alcuni sponsor e cucinato da cuochi volontari.

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