Monsignor Galantino: “Povertà e guerre mettono in cammino i migranti”

“Chi ha un minimo di intelligenza e sa leggere la storia e gli eventi, capisce che il vero motivo che spinge le persone a fuggire dalle loro nazioni non è l’accoglienza in Europa ma la guerra e le condizioni economiche disastrose in cui queste persone si trovano”. Lo ha affermato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, commentando al Sir la visita del Papa a Lesbo nel giorno dell’ennesimo naufragio nel Mediterraneo. Ne ha parlato a margine del suo intervento al convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso da oggi fino al 20 aprile a Sacrofano.  “Ma attenti: non per colpa degli immigrati – ha precisato mons. Galantino -. Perché se dovessimo dire chi incentiva, chi fa nascere e ancora continua a provocare l’immigrazione sono tutte quelle realtà tutte quelle realtà che hanno provocato queste guerre ed hanno impoverito queste nazioni, e l’Europa, gli Stati Uniti, non sono assolutamente senza colpe. E’ la povertà è la guerra che mettono in cammino queste persone”. Il segretario generale della Cei ha ricordato qualche immagine della visita del Papa a Lesbo: “Quell’uomo che si è inginocchiato piangendo davanti al Papa, quei bambini che spingevano per essere toccati, guardati. Chi vede quelle immagini comprende la mancanza di qualsiasi logica di chi non capisce i veri motivi per cui la gente fugge”. “Il Papa – ha sottolineato – sta compiendo dei gesti politicamente scorretti: ci sta facendo toccare con mano la vergogna di certe situazioni, di certe presunte soluzioni”. In termini di accoglienza in Italia “sicuramente c’è da fare di più ma non soltanto da parte della Chiesa cattolica, che continua a mobilitarsi. C’è da fare di più da parte del governo, delle realtà locali, di tutti coloro che hanno la possibilità di rispondere a queste richieste”.

 

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