Bambini soldato: oggi a Fossano (Cn) un convegno per denunciarne il dramma. Modera Lamberti (La Fedeltà)

Bambini nella guerra. Bambini della guerra. Se ne parla questa mattina a Fossano, nel cuneese, ad un incontro presso la sala Domenico Savio dell’Istituto Salesiano “Maria Ausiliatrice” (Via Verdi, 22 – Fossano), organizzato dai presidenti delle unioni exallievi/e “Don Bosco” di Fossano e Asti, Ezio Lignola e Giovanni Boccia ed Erika Giannone, avvocato e docente di discipline giuridiche ed economiche presso il liceo scientifico “G. Ancina” di Fossano. Moderatore della giornata é Walter Lamberti, direttore del settimanale diocesano “La Fedeltá”, che evidenzia: “si stima siano circa 300 mila i bambini e le bambine che vengono utilizzati in guerra. Le crisi umanitarie e le guerre colpiscono i minori non solo come vittime, ma anche come involontari strumenti di morte nelle mani di gruppi militari e terroristi”. “La maggior parte di questi bambini/e soldati ha tra i 12 e i 18 anni, – continua Lamberti –  ma numerosissimi sono quelli di età inferiore (10 – 14 anni), mentre sono stati registrati casi di baby-soldato di appena cinque anni. Per le bambine il dramma è doppio, perché oggetto di tutte le discriminazioni: coinvolte in azioni di guerra, utilizzate in pesanti lavori domestici, costrette a prestazioni sessuali con il rischio di contrarre malattie, gravidanze indesiderate, danni permanenti dal punto di vista fisico”.

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