Migranti: un operatore Caritas, a Idomeni “aerei militari a bassa quota come in guerra per terrorizzare i profughi”

Aerei militari ed elicotteri che sorvolano a bassa quota l’accampamento dei profughi di Idomeni, camionette militari ovunque, bambini siriani fuggiti dalla guerra che urlano di terrore perchè pensano sia l’esercito di Assad: tutto questo sta accadendo in queste ore nel campo profughi di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, dove sono accampati almeno 11mila persone in attesa che riapra la frontiera. Nei giorni scorsi le forze dell’ordine macedoni hanno lanciato gas lacrimogeni e sparato proiettili di gomma perfino sui bambini, mentre i profughi cercavano un varco tra il filo spinato. “Quando hanno sentito passare i caccia militari donne e uomini tremavano di paura, scappavano qua e là urlando ‘Bashar… Bashar…’ perchè temevano di veder cadere le bombe come in Siria”, racconta al Sir da Idomeni Daniele Albanese, della Caritas di Biella. Albanese, che è anche curatore della pagina su Facebook “Io accolgo“, una iniziativa di fact checking che smonta notizie false sui temi dell’immigrazione, ha messo on line il video con le urla dei profughi. “I bambini terrorizzati si facevano la pipì addosso – dice -. Un ragazzo siriano ha visto che anche noi eravamo impauriti e ci ha invitati nella sua tenda. I politologi dicono che è una prova di forza verso la Macedonia. Gli strateghi invece pensano che sia una mossa per spaventare i profughi. A me sembra terrorismo psicologico”.

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