Caritas italiana: “l’Europa ha dimenticato le sue promesse”. Gli aiuti umanitari ai profughi e ai greci

Il viaggio di Papa Francesco a Lesbo “abbraccia una Grecia sempre più debole, lasciata sola davanti all’emergenza che, da Lesbo a Idomeni, ha visto sfilare la sofferenza di chi scappa dai conflitti, di chi è stato respinto da un’Unione europea sempre più chiusa e meno accogliente. L’accordo con il presidente Erdogan sembra aver decretato la scelta europea di spazzare via, metaforicamente, il problema dei profughi nascondendolo sotto il tappeto turco”. Questo il parere di Caritas italiana alla vigilia dello storico evento di domani, che vedrà il Papa sull’isola greca per incontrare i migranti, insieme al Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e all’arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia Ieronimus. Caritas ricorda che due giorni dopo la storica visita, 18 aprile, sarà il primo anniversario del terribile naufragio di più di 800 persone nel Canale di Sicilia. “In quell’occasione – puntualizza Caritas italiana – i leader europei si erano incontrati a Bruxelles per gridare il loro corale ‘mai più’ che ebbe come conseguenza l’intensificazione delle operazione Triton per il recupero e salvataggio in mare. Ma dopo un anno l’Europa sembra aver dimenticato le sue promesse”.

Da più di sette mesi Caritas Hellas, con l’aiuto di Caritas italiana e di tante altre Caritas europee, è in prima linea nell’emergenza in Grecia: ad oggi sono stati distribuiti oltre 80mila pacchi alimentari, 40mila kit igienici; inoltre quasi 8mila persone hanno ricevuto generi di prima necessità (vestiti, coperte, impermeabili…), oltre 8mila persone sono state accolte nei tre alberghi gestiti dalla Caritas greca tra Lesbo e Atene e più di 3mila profughi hanno ricevuto un servizio di ascolto e orientamento. Dalla chiusura delle frontiere con la Fyrom, Caritas Hellas ha lanciato un nuovo appello d’emergenza per continuare ad assistere le migliaia di migranti e rifugiati rimasti bloccati in Grecia. I tanti interventi previsti dal piano d’emergenza avranno una durata di sette mesi e un costo complessivo di 1.584.235 euro, destinati sia al miglioramento delle condizioni di vita di oltre 146mila uomini, donne e bambini in fuga, sia all’assistenza di tante famiglie greche vulnerabili, colpite dalla crisi economica e sociale. Caritas italiana, grazie al finanziamento di 790mila euro dalla Cei, sta realizzando anche un programma mirato in risposta all’emergenza profughi nell’Europa centrale, che in Grecia distribuisce aiuti di urgenza per un totale di 50mila euro, ai quali si vanno ad aggiungere 270mila euro destinati alla ristrutturazione e messa in sicurezza ad Atene di due centri di accoglienza permanenti in grado di garantire l’alloggio ad almeno 50 persone. Accanto alle attività avviate a sostegno della popolazione migrante, Caritas italiana sta promuovendo dal 2012 progetti per la popolazione greca, sia di sostegno al reddito sia di sviluppo dell’imprenditoria sociale, nell’ambito del programma dei “Gemellaggi Solidali”. Grazie alla collaborazione di 16 Caritas diocesane italiane gemellate con le Caritas diocesane greche, sono nati progetti di risposta alla crisi a beneficio delle famiglie greche.

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