Cardinale Bagnasco: in “Amoris Laetitia” Papa incoraggia a integrare di più i divorziati risposati nelle comunità cristiane

Per cercare di chiarire il criterio della “legge della gradualità”, bisogna rifarsi “ad un principio generale della morale fondamentale, quella cioè che si occupa anche della formazione della coscienza e del suo ruolo nel giudizio di moralità dei propri atti”. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, presentando questa sera alla sua diocesi l’esortazione apostolica post-sinodale di Papa Francesco “Amoris Laetitia”. “Non sempre – ha spiegato – la gravità oggettiva di un’azione corrisponde alla responsabilità soggettiva di chi la compie”. Di qui il richiamo ad un’affermazione del Catechismo della Chiesa cattolica citato dal Papa: “L’imputabilità e la responsabilità di un’azione possono essere diminuite o annullate dall’ignoranza, dall’inavvertenza, dalla violenza, dal timore, dalle abitudini, dagli affetti smodati e da altri fattori psichici oppure sociali”. Sono, ha chiarito Bagnasco, “le cosiddette circostanze attenuanti” per le quali un giudizio negativo su una situazione oggettiva non implica (automaticamente) un giudizio sull’imputabilità o sulla colpevolezza della persona coinvolta. “Ecco il discernimento che il pastore è chiamato da sempre a fare nel colloquio con le anime, e che il Papa ribadisce e incoraggia”. Bagnasco ha inoltre sottolineato l’importanza degli atteggiamenti di umiltà, riservatezza, amore alla Chiesa e al suo insegnamento, ricerca della volontà di Dio, richiamati dal Papa per chi “vuole fare luce sulla sua situazione”, fondamentali “per evitare il grave rischio di messaggi sbagliati, come l’idea che qualche sacerdote possa concedere rapidamente ‘eccezioni’” o che “la Chiesa sostenga una doppia morale”. Dal cardinale la sottolineatura dell’incoraggiamento di Francesco affinché i divorziati risposati siano “più integrati nelle comunità cristiane nei diversi modi possibili, evitando ogni occasione di scandalo” e individuando adeguati modi di partecipazione alla vita della comunità. A livello della spiritualità coniugale e familiare trattata nell’ultimo capitolo, ha concluso Bagnasco, “avviene la sintesi dell’amore nella vita quotidiana della coppia e della famiglia”.

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