Francia: vescovi presentano nuove misure di lotta a prevenzione alla pedofilia

Di fronte agli scandali che hanno travolto come una bufera la diocesi di Lione e il cardinale Philippe Barbarin, i vescovi francesi rispondono compatti e decisi presentando oggi a Parigi alla stampa una serie di iniziative per lottare, prevenire e fare luce sui casi di pedofilia nella Chiesa.  Tra le misure prese, l’istituzione in ogni diocesi e provincia ecclesiastica di “cellule” locali di sorveglianza; la realizzazione di un sito internet rivolto espressamente all’accoglienza delle vittime che permetterà appunto di mettere le persone coinvolte in contatto con le “cellule” presenti sul territorio; l’apertura di un indirizzo mail – paroledevictimes@cef.fr – aperto a chiunque voglia fare una denuncia o chiedere informazioni. Le misure sono state al centro di un serrato dibattito che si è svolto nel mese di marzo in assemblea plenaria a Lourdes e sono state prese dal Consiglio permanente che si è riunito a Parigi l’11 e il 12 aprile. Le misure – annunciate oggi alla stampa dal presidente dei vescovi francesi monsignor Georges Pontier – seguono la linea indicata dai vescovi a Lourdes: dare priorità alle vittime, assicurando loro mezzi e strumenti per essere “accolte, ascoltate e accompagnate”. I vescovi francesi hanno deciso anche di istituire una “Commissione nazionale indipendente”che sarà attiva a partire dai mesi estivi di quest’anno, sarà presieduta da una personalità laica qualificata e composta da magistrati, psicologi, familiari delle vittime. Spetterà alla Commissione consigliare i vescovi nella valutazione dei preti che hanno commesso atti reprensibili. Proseguirà invece il suo lavoro la “Cellula permanente di lotta contro la pedofilia”, istituita presso la presidenza della Conferenza episcopale: sarà suo compito proseguire il lavoro di prevenzione e lotta alla pedofilia, formare i diversi attori pastorali, accompagnare, coordinare e consigliare le cellule locali nonché interloquire con le associazioni delle vittime. Il Consiglio permanente si riunirà il 13 giugno e rifarà il punto sulla messa in opera delle misure annunciate. Il cardinale Barbarin, arcivescovo di Lione, è attualmente al centro di due inchieste per “mancata denuncia”, riguardanti un sacerdote della diocesi, padre Bernard Preynat che ha compiuto abusi su minori più di 25 anni fa su giovani scout. La storia del cardinale Barbarin dimostra che “nella storia delle diocesi – hanno spiegato oggi i vescovi – permangono casi particolari sui quali, sebbene siano accaduti nel passato, è necessario fare luce. Noi ci impegniamo – si legge nel comunicato diffuso oggi – a fare questo lavoro”.

 

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