“I Paesi dell’Europa mediterranea e il dialogo sociale: le sfide del lavoro, dell’immigrazione e della coesione sociale per cambiare il modello di società”: è il titolo del convegno che si terrà a Tirana (Albania) dal 15 al 17 aprile, promosso da Mcl (Movimento cristiano lavoratori) e altre sigle europee. Giorni intensi di confronto oltre i confini che prenderanno avvio venerdì 15: i lavori saranno introdotti dai promotori Carlo Costalli (presidente Mcl), Bartho Pronk (presidente Eza), Bilbil Kasmi (presidente Sauatt – Albania). Quindi intervento di saluto dell’ambasciatore italiano a Tirana, Alberto Cutillo. A seguire: “Le nuove politiche sociali dell’Albania nel percorso di integrazione europea”, relatore Blendi Klosi, ministro della Gioventù e del welfare della Repubblica d’Albania. Segue “Immigrazione, integrazione e sicurezza: le sfide decisive per l’Unione europea”, tema che sarà svolto da Vittorio Emanuele Parsi, Università Cattolica di Milano.
Il giorno successivo introduzione di Piergiorgio Sciacqua, copresidente Eza. Diverse le relazioni in agenda: “Lavorare per uno sviluppo reale e sostenibile: partecipazione, responsabilità sociale e bene comune”, Fritz Neugebauer, presidente Goed, Austria; “Il lavoro è la priorità per i giovani e premessa per lo sviluppo sociale”, Branislav Canak, segretario nazionale Tuc-Nezavisnost, Serbia; “Il mediterraneo, frontiera o nuovo modello di integrazione: le politiche sociali possibili”, Joseph Vella, segretario generale Uhm, Malta; “Il lavoro come strumento dell’uomo e del mondo”, Franjo Topic, presidente Napredak, Bosnia-Erzegovina. È prevista la partecipazione del ministro dell’Ambiente Lefter Koka e del ministro dell’Agricoltura Edmond Panariti. Quindi una tavola rotonda su “Il dialogo è il motore della nuova coesione sociale europea: lavoro, formazione e sicurezza sociale”. Intervengono Anton Kokalj, Zd Nsi – Slovenia; Diomides Diomidous, Deok – Cipro; Rafael Rodriguez-Ponga, Ipcm – Spagna.