Azzardo: Bruni (Univ. Lumsa) “Il gioco d’azzardo divora anche gli immigrati nei centri di accoglienza”

“Il comportamento dell’Italia verso i migranti assomiglia a quello di Polifemo perché invece di accoglierli li divora”. Lo ha detto Luigino Bruni, economista e docente della Lumsa, nel corso della conferenza stampa alla Camera dei Deputati del movimento Slot Mob contro la piaga del gioco d’azzardo a proposito dell’esplosione del fenomeno in prossimità dei centri di accoglienza per i migranti, in particolare al Sud. “Stiamo rinnegando con l’azzardo duemila anni di cultura – ha osservato il professor Bruni -. La nostra battaglia quindi non è solo sul piano economico e sanitario ma anche su quello dell’etica. Un governo che incassa 8 miliardi l’anno dal gioco è dal punto di vista etico illecito”. “Stiamo facendo cassa – ha aggiunto il docente – consumando i poveri come materia prima”. “Un’idea forte del movimento è la logica premiale verso gli esercenti che rifiutano le slot e rinunciano ai guadagni”. Sulla concessione da parte dello Stato alle società transanazionali, l’economista della Lumsa ha aggiunto: “Dovremmo affidare l’azzardo o completamente allo Stato o alle suore per disincentivare il gioco. Inoltre dovremmmo cominciare a frequentare le sale bingo per riempire di umanità normale questi non luoghi”. La situazione al Sud e in particolare in Sicilia è stata descritta dalla responsabile del movimento Slot Mob regionale, l’avvocato Flavia Cerino, che ha raccontato come gli ospiti stranieri dei centri di accoglienza spendo alle slot machine i pochi euro che ricevono dagli operatori, “nonostante – ha ricordato – la loro cultura, in prevalenza dell’Africa del Nord, non concepisca la fortuna e l’azzardo”.

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