Azzardo: Becchetti (Univ. Tor Vergata) “Fra gli economisti aumenta la consapevolezza del problema”

“Vedo che sta crescendo la consapevolezza del problema del gioco d’azzardo anche da parte degli economisti. Si comincia a capire che l’azzardo è un’idrovora che divora il risparmio e viola i principi di razionalità perché anche se gli italiani sono molto attenti ai risparmi e alle azioni che rendono di più, non si accorgono però che giocando acquistano un titolo che rende fra il -30 e il -40% e stanno distruggendo in poche parole le loro risorse”. Così ha affermato Leonardo Becchetti, economista e docente dell’Università di Tor Vergata, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del “Manifesto di democrazia economica”, lanciato e promosso oggi alla Camera dei Deputati dal movimento Slot Mob. “Con l’azzardo – ha aggiunto l’economista – gli italiani perdono 23 miliardi di euro ogni anno. È un Robin Hood alla rovescia perché toglie soprattutto ai poveri e aumenta le disuguaglianze. Con quei miliardi potremmo fare cose enormi, basti pensare che adesso con un fondo di 6 miliardi stiamo salvando le banche italiane. Inoltre va detto che lo Stato non ci guadagna nulla se si calcola la spesa pubblica per il danno sociale recato dalle dipendenze e i mancati consumi”. “Non si tratta – ha osservato Becchetti – solo di una guerra all’azzardo ma siamo di fronte alla radice della cultura occidentale soprattutto quella umanistica che si fonda sull’idea che la virtù e il coltivare se stessi debba essere superiore alla fortuna e al caso. L’azzardo invece rovescia tutto questo perché ci dice che non possiamo controllare le nostre vite ma che agitando la manovella possiamo ottenere del bene. Questo distrugge la capacità di ricostruzione e ripresa del nostro Paese che ha bisogno di investimenti nei talenti”, ha concluso.

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