Ucraina: S. B. Svjatoslav Shevchuk (greco-cattolici), “perdoniamo e chiediamo il perdono”

“Perdoniamo e chiediamo il perdono”, sperando che “questa volta la nostra mano di pace non sarà di nuovo rifiutata”. L’ha detto ieri Sua Beatitudine Svjatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica, durante l’omelia nella cattedrale di Leopoli nel quale si svolse il cosiddetto pseudo sinodo del 1946. Proprio in questi giorni la Chiesa ucraina greco-cattolica commemora i 70 anni di questo pseudo sinodo con cui è iniziata la persecuzione dei suoi vescovi, sacerdoti e fedeli. In occasione di quell’evento, Sua Beatitudine Svjatoslav Shevchuk  ha ripetuto il gesto di perdono dei suoi predecessori. Nel darne notizia, la Chiesa greco-cattolica ucraina ricorda anche che proprio in questi giorni un gruppo di intellettuali ortodossi hanno scritto una lettera nella quale chiedono scusa. “Nell’anniversario del 10 marzo 1946, alla vigilia di domenica 13 marzo 2016, domenica del Grande Perdono secondo il calendario liturgico ortodosso – si legge nella lettera -, noi assicuriamo alla Chiesa greco-cattolica ucraina la nostra solidarietà, la nostra preghiera per tutte le vittime innocenti di questa chiesa che furono imprigionate, torturate, deportate e assassinate dal governo sovietico con la complicità del patriarcato di Mosca.  Chiediamo umilmente perdono per tutte le ingiustizie di cui sono state vittima con la complicità dell’autorità della Chiesa Ortodossa e ci inchiniamo di fronte ai martiri della chiesa greco-cattolica ucraina”. La lettera è stata firmata da Antuan Argakovskyy (Parigi), Andriy Chernjak (Mosca), padre Georgiy Kovalenko (Kiev), Olga Sedakova (Mosca), Kostjantyn Sigov (Mosca) ecc. Il gruppo rappresenta l’élite intellettuale della Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca.

 

 

 

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