Società: da Ardizzone (Ars) e Sabelli (Anm) l’auspicio per la realizzazione del bene comune

Intervenendo al convegno “Etica e responsabilità pubblica”, ospitato ieri sera nel Palacultura di Messina, il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, nel suo saluto alla platea, ha invitato a prendere coscienza una volta per tutte della “questione etica” . “Voler nascondere che esiste un problema di classe dirigente, della sua selezione e della sua capacità di rappresentare interessi diffusi, equivale ad avere negato, per interi decenni, l’esistenza della mafia in Sicilia”, ha affermato con forza. “Di comportamenti etici si sente un bisogno diffuso – ha aggiunto – altrimenti prevale quel senso di rassegnazione, se non di indifferenza, che rappresenta il fertile humus in cui si ramificano quegli interessi ambigui che bloccano le legittime aspirazioni delle nuove generazioni”. Rodolfo Sabelli, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, nel suo intervento ha tracciato un excursus del concetto di etica nei suoi vari aspetti, partendo dalle funzioni di rappresentanza politica e dalla funzione giudiziaria per giungere all’idea di un’etica “pubblica”, intesa come “quell’insieme di principi e sentimenti diffusi che aggrega una moltitudine intorno ad un nucleo condiviso”. Il suo auspicio principale è rivolto proprio alla collettività, affinché “ciascuno nel suo ruolo, come individuo, come membro della società, come formatore, come custode fedele di una pubblica funzione, porti avanti un impegno convinto per la realizzazione del bene comune”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy