Educazione: don Duru (Azione Verde), “se possiamo dare una mano a un bambino nel suo Paese, dobbiamo farlo”

“Adozioni collettive a distanza: educazione e formazione dei bambini come opportunità per lo sviluppo” è il tema del convegno nazionale di Opera don Bonifacio Azione Verde, che si è svolto ieri sera a Taranto, nella Sala degli Specchi del municipio ionico. Presenti autorità locali, dirigenti scolastici, mondo del terzo settore. Si è parlato del ruolo delle famiglie italiane e della scuola nell’educazione alla solidarietà delle giovani generazioni e dei progetti di cooperazione e sviluppo di cui l’organizzazione di volontariato, nata nel 2000 a Matera da un’idea di don Bonifacio Duru, si fa promotrice nella diocesi di Orlu, nello Stato di Imo a sud della Nigeria. “La domanda che dobbiamo farci, ogni giorno, tutti, è: cosa possiamo fare? – ha affermato il fondatore e presidente onorario di Azione Verde, don Bonifacio Duru – Se i colonizzatori venuti in Africa si fossero impegnati contestualmente nell’educazione dei bambini del posto, il mondo oggi non sarebbe lo stesso”. Adozioni collettive a distanza, sostegno allo studio, assistenza sanitaria gratuita, costruzione di strutture polifunzionali con biblioteche, centri sportivi, alloggi, scuole: sono alcuni degli obiettivi raggiunti. “È da 15 anni che lavoriamo in Nigeria, impiegando tutte le risorse a nostra disposizione – ha spiegato don Duru – Abbiamo superato il milione di euro di investimenti. Quando i primi tempi parlavo delle mie idee, tutti mi ricordavano che non avevamo un euro. Io però rispondevo loro che soltanto con la fede tutto si poteva realizzare. Abbiamo creduto, e così è stato. Se possiamo dare una mano ad un bambino, farlo crescere bene nel suo Paese, dobbiamo farlo. Ce lo chiede la natura, ce lo chiede Dio”.

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