Caregiver familiari: Centola (Eurocarer), sono 100 milioni in Europa

Sono 100 milioni in Europa, due terzi donne, e costituiscono una componente essenziale del sistema di assistenza e cura. A tracciare la fotografia del caregivre nel nostro continente è Francesca Centola, coordinatrice della rete europea Eurocarers, intervenuta al convegno “Riconoscimento di ruolo e valorizzazione del caregiver familiare”, in corso a palazzo Montecitorio per iniziativa della cooperativa “Anziani e non solo” di Carpi (Modena) e da Carer (associazione Caregiver Emilia Romagna). Nell’Ue, ha spiegato, la Svezia ha un orientamento di assistenza a lungo termine fornito e finanziato dallo Stato e il basso numero di caregiver è supportato. In Italia lo Stato fa invece grande affidamento su queste figure che però sono poco sostenute.” Questo rispecchia le differenze culturali nel concepire il rapporto Stato – famiglia. In Estonia la costituzione prevede addirittura il dovere dei figli di prendersi cura dei genitori non più autosufficienti”. Per Centola, “il costo dell’inazione è maggiore del costo dell’intervento. Gli Stati che non mettono in atto reti di sostegno avranno costi maggiori legati all’impatto negativo dell’abbandono del mercato del lavoro da parte dei caregiver e costi sociali per l’impatto di questo impegno sulla loro salute”. “Il 14% delle donne di mezza età in Italia deve rinunciare o ridurre notevolmente il lavoro per dedicarsi all’attività di cura. Nei Paesi del Nord Europa esistono invece politiche di conciliazione”.

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