Anno Santo: mons. Micchiardi (Acqui), “il ritorno al Vangelo, una rivoluzione della misericordia”

“Un tantino di misericordia, dice Papa Francesco, può cambiare il mondo. Questa è la rivoluzione cristiana. È il ritorno al Vangelo, una rivoluzione della misericordia”. Lo afferma il vescovo di Acqui, monsignor Pier Giorgio Micchiardi, in occasione della Pasqua. “In tempo di giubileo”, osserva il presule, “al di là del pur grande dono dell’indulgenza, attraversando la ‘porta santa’, dobbiamo chiedere, al Signore una grazia che possiamo esprimere così: ‘Fa, o Signore, che io sperimenti sempre più il fatto di essere un peccatore perdonato’”. Un’espressione, quest’ultima, cara a Papa Francesco. “Mentre riscopriamo il nostro essere peccatori – prosegue mons. Micchiardi – dobbiamo anche pensare, e farcene carico in qualche modo, al male presente nel mondo. Non sto a farne un elenco: basta richiamare le scene e le notizie che vediamo al telegiornale”. “Accenno solo al problema dei profughi – aggiunge – che fuggono da paesi martoriati dalla guerra e dalla fame. Mentre ci rendiamo conto di tanto male, offriamo al mondo ferito dal peccato i frutti del perdono da noi ricevuto dal Signore”. Per il vescovo di Acqui, sono la croce di Gesù e la sua risurrezione “che, accolte da noi, potranno porre nel nostro cuore germi di vita nuova, germi di risurrezione e consapevolezza che il nostro essere peccatori può mutarsi davvero in essere perdonati”. “Solo con questa consapevolezza profonda potremo annunciare e testimoniare con efficacia agli altri la misericordia di Dio”, prosegue mons. Micchiardi, per il quale “molti, pur professandosi non credenti o in ricerca della fede, celano un grande desiderio di credere, ma temono di avvicinarsi alla Chiesa per paure di essere indottrinati”. Per questo “ciò che Papa Francesco propone per una testimonianza efficace è la via umile delle persone credenti, che possono spostare continenti e montagne”.

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