Shahbaz Bhatti: mons. Coutts (Karachi), “costruiva ponti”

“Shahbaz Bhatti era molto più di un semplice ministro per noi, era un uomo onesto che tentava di fare qualcosa per costruire ponti tra i musulmani e i non-musulmani. Il suo impegno per una società multireligiosa lo ha portato a essere nemico dei fanatici, che lo hanno considerato un oppositore dell’islam. La sua morte è stata una grande tragedia per tutto il Pakistan”. Con queste parole monsignor Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale del Pakistan, è intervenuto stamane a Milano alla conferenza organizzata dall’associazione Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) per raccontare la realtà dei cristiani in Pakistan e ricordare Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze ucciso dai fondamentalisti il 2 marzo 2011 a causa del suo impegno in favore di Asia Bibi e contro la legge antiblasfemia. Nel quinto anniversario della morte di Bhatti, monsignor Coutts ha portato la sua testimonianza nel corso di una conferenza che si è tenuta nella sede della Regione Lombardia, alla presenza del presidente Roberto Maroni. “Molta gente fa paragoni con la situazione che vivono i Paesi del Medio Oriente – ha aggiunto monsignor Coutts – ma grazie a Dio in Pakistan non c’è la stessa crisi umanitaria che accade in Siria. Noi abbiamo un sistema democratico con un governo federale e la comunità cristiana ha molti diritti, come quello di protestare e di esprimere la libertà di pensiero”.

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