Pakistan: mons. Coutts (Karachi), “islam radiale non accetta il dialogo”

“Gli estremisti islamici vorrebbero un Pakistan interamente musulmano ma la lotta a queste ideologie deve continuare, sia sul piano culturale che su quello politico. L’Italia, così come tutto il mondo, deve aiutare il nostro Paese con la preghiera ma anche con atti concreti”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale del Pakistan e arcivescovo di Karachi , monsignor Joseph Coutts, intervenendo stamane a Milano alla conferenza organizzata da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) per ricordare Shahbaz Bhatti, ministro per le minoranze ucciso nel 2011 per il suo impegno contro la legge antiblasfemia. “Il problema maggiore nel Pakistan – ha proseguito monsignor Coutts nel corso della conferenza tenuta insieme al presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni – è questo islam radicale che non accetta il dialogo ma produce solo tanti kamikaze contro cui il nostro governo ha difficoltà a intervenire. Non basta mettere la polizia a protezione dei luoghi pubblici, serve maggiore impegno dal punto di vista politico. Le nostre istituzioni hanno finalmente iniziato a parlare con noi, avviando molte iniziative per promuovere il dialogo e questa è una cosa positiva. Adesso, però, è nostro compito fare pressione insieme con gli altri attori, come i musulmani moderati e illuminati”.

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