Emergenza profughi: Commissione Ue, fondi a Grecia, Nazioni Unite e ong per evitare la “catasfrofe umanitaria”

(Bruxelles) – “La crisi dei rifugiati ha raggiunto livelli senza precedenti, da qui la necessità di fornire aiuti immediati di emergenza in diversi Stati membri”. Parte da questa constatazione la proposta odierna di assistenza d’emergenza “per rispondere in modo più rapido e mirato alle crisi più gravi nell’Unione europea e aiutare gli Stati membri a far fronte a un gran numero di rifugiati”. I 700 milioni che saranno stanziati – anche se occorre ancora il via libera di Parlamento e Consiglio Ue – valgono per tre anni, ma la voce dal bilancio Ue potrebbe essere confermata per altre crisi. “Fin dall’inizio, la Commissione si è impegnata a sostenere gli Stati membri in tutti i modi possibili” circa l’emergenza migratoria, afferma l’Esecutivo. “La proposta fa seguito al Consiglio europeo del 18-19 febbraio, nel quale i governi hanno invitato la Commissione a sviluppare la capacità di fornire aiuti di emergenza a livello interno”. Christos Stylianides, commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi, ha puntualizzato: “Dobbiamo mobilitare al più presto tutti i mezzi possibili per evitare una crisi umanitaria nell’Ue. La proposta odierna metterà a disposizione 700 milioni di euro per fornire aiuto laddove è più necessario. Ora confido che i governi nazionali e il Parlamento europeo appoggino rapidamente la proposta”. Durante la riunione del Collegio si è parlato di vari aspetti del problema: dalle frontiere chiuse tra un Paese e l’altro, specialmente nei Balcani, della cooperazione con la Turchia, del Mediterraneo, della mancata disponibilità di vari Paesi di accogliere i migranti secondo un percorso solidale di ricollocamento.

“Gli Stati membri che non riescono a far fronte a circostanze urgenti ed eccezionali, come l’improvviso afflusso di rifugiati o altri eventi gravi potranno trarre vantaggio da questo nuovo strumento”, ha aggiunto il commissario. La prestazione degli aiuti di emergenza si baserà sull’articolo 122, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. “Ciò consentirà di fornire sostegno nel modo più rapido e più ampio possibile, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri”. L’assistenza di emergenza sarà fornita “in stretto coordinamento con gli Stati membri e le organizzazioni coinvolte come le agenzie delle Nazioni Unite, le organizzazioni non governative e le organizzazioni internazionali, e includerà la fornitura di beni di prima necessità, quali cibo, alloggio e medicinali per il gran numero di bambini, donne e uomini che stanno arrivando nei paesi dell’Ue”. Circa la distribuzione dei fondi, occorrerà attendere l’approvazione della proposta della Commissione e verificare sul campo le necessità in ogni Paese. Comunque è chiara l’intenzione di destinare i primi fondi, e la maggior parte di essi, alla Grecia.

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