Diocesi: Perugia, prosegue progetto “Servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”

“‘Ero forestiero e mi avete ospitato’ è una delle opere di misericordia che siamo chiamati a vivere in quest’anno giubilare straordinario”: a dichiararlo è Daniela Monni, direttrice della Caritas di Perugia, a commento del proseguimento del progetto “Servizio di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale”. “Lo scorso fine settimana – si legge in una nota della Caritas – sono giunte nelle strutture di accoglienza diocesana di Perugia, venti immigrate provenienti dal continente africano e si aggiungeranno ai ventitre pakistani arrivati lo scorso autunno. L’organismo pastorale ha messo ha disposizione 60 posti e restano da accogliere altri 17 cittadini immigrati”. “Il cuore del progetto – spiega la sua responsabile, l’assistente sociale Stella Cerasa – è la rete delle nostre collaborazioni attivate con altre realtà ecclesiali e laiche impegnate nell’accoglienza-integrazione degli immigrati. Non è facile, perché tanti, anche nelle nostre comunità parrocchiali, nutrono timori non solo per la perdita di sicurezza, ma anche per la perdita di benessere”. “In molti non sono convinti della bontà della nostra accoglienza – commenta la direttrice Daniela Monni –, ma non possiamo nemmeno girarci dall’altra parte o alzare muri, perché questo atteggiamento non contribuisce a risolvere il grande fenomeno migratorio in atto. Papa Francesco non si stanca mai di esortarci a non chiudere le porte a questa gente giunta a casa nostra rischiando anche la vita”.

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