Diocesi: Bolzano-Bressanone, accorpati gli uffici di Curia finora divisi per gruppi linguistici

Ancor prima che escano gli Atti del Sinodo diocesano, la Chiesa altoatesina inizia a dare forma alle richieste emerse nel corso delle assemblee sinodali. A cinquant’anni dalla nascita della diocesi di Bolzano-Bressanone vengono accorpati gli uffici di Curia finora divisi per gruppi linguistici. Il vescovo Ivo Muser, infatti, ha stabilito che a partire dal 1° settembre vicario generale unico sarà don Eugen Runggaldier, finora direttore dell’Ufficio pastorale diocesano in lingua tedesca e ladina. Don Michele Tomasi, attuale vicario generale di lingua italiana sarà il vicario episcopale per il clero, mentre Reinhard Demetz assumerà l’incarico di direttore dell’Ufficio pastorale diocesano, che seguirà la pastorale sia di lingua italiana sia di lingua tedesca e ladina. “È una decisione convinta, a cui ho iniziato a riflettere fin dall’inizio del mio mandato – spiega monsignor Muser -. Non è stata una scelta mia personale, ma collegiale, una scelta maturata nei mesi, che oggi rappresenta una nuova tappa nel cammino della nostra diocesi. Il Sinodo, con la sua richiesta di unità e di unificazione degli uffici di Curia sinora divisi per gruppi linguistici, l’ha rafforzata. È una scelta presa per dare peso alla specificità della nostra diocesi come è e come la amiamo e la vogliamo”. “L’unificazione degli uffici – prosegue Muser – non significa che saranno cancellate le identità, le culture, le lingue, le tradizioni della gente che abita in questa nostra terra, ma al contrario saranno valorizzate proprio perché sono chiamate a formare un’unità. Per me questo passaggio rappresenta anche una sfida teologica. La nostra identità cristiana, infatti, non è un’unità uniforme; Dio è uno perché è trino. È un’unità formata dalle differenze che non sono fonte di separazioni e spaccature ma al contrario portano all’unità”.

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