Migranti: Forti (Caritas), “rischio di una crisi umanitaria senza precedenti”

“Fino ad oggi la gestione europea dei migranti è stata fallimentare”. In questo modo “rischiamo una crisi umanitaria senza precedenti”: lo ha affermato ieri a Milano Oliviero Forti, responsabile del settore migrazioni di Caritas italiana, intervenendo al convegno “Sconfinati” alla fiera “Fa’ la cosa giusta”. Ieri sempe Forti ha presentato le stesse osservazioni durante un incontro al Parlamento europeo. Un fallimento “su almeno tre livelli – spiega -. Primo: gli hotspot oltre a rappresentare una palese violazione dei diritti, rischiano di diventare solo una fabbrica di clandestini.  Secondo: la spartizione dei richiedenti asilo tra i Paesi membri dell’Unione è ferma al palo: fino ad oggi sono state ricollocate appena 900 persone a fronte delle 6 mila al mese stimate. Terzo: l’esternalizzazione della gestione dei profughi in paesi ai confini della Ue, come si sta facendo oggi con la Turchia e domani si potrebbe tentare chissà con la Libia, oltre a non offrire alcuna garanzia sul piano del diritto, difficilmente arresterà davvero chi cerca un futuro migliore in Europa”. A suo avviso “per uscire da questa empasse dobbiamo finalmente varare una politica europea comune sull’asilo, superando gli accordi di Dublino che scaricano il problema dell’accoglienza dei profughi sui paesi di primo approdo, Italia e Grecia in particolare. Se non si riuscirà a farlo non solo rischiamo di giocarci il futuro stesso della Ue, ma saremo sopraffatti da una crisi umanitaria senza precedenti”.

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