Ecologia: Benanti (Univ. Gregoriana), “valore persona umana rischia di diventare periferia”

“Oggi si discute e si scende in piazza solo sui temi che intercettano il senso più profondo dell’umano”, ma “il valore della persona umana rischia di diventare il maggiore punto di debolezza dell’occidente, la sua periferia”, tema su cui “si invoca una sorta di deregulation”. Lo ha detto padre Paolo Benanti, docente alla Pontificia Università Gregoriana, al seminario di studio “Laudato si’: quale cura della casa comune? Dalla realtà all’azione”, promosso oggi a Roma dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Nella sua relazione sul tema “La cura della casa comune – un’etica del custodire”, Benanti ha osservato: “La riflessione sul tema appartiene alla dottrina sociale della chiesa: non volta direttamente a trovare risposte ma ad offrire uno stile”, a offrire un metodo: “vedere-giudicare-agire”. Con riferimento alla “categoria” concettuale di ecologia integrale, il relatore ha spiegato che i temi che tratta la Laudato si’ “non vengono mai chiusi o abbandonati, ma anzi costantemente ripresi e arricchiti a partire da una pluralità di prospettive che si integrano coerentemente”. Una “ricorsività di temi e insegnamenti” che “in qualche modo orienta tutta l’enciclica” ed è racchiusa nell’espressione “ecologia integrale” che “dà il titolo al quarto capitolo dell’enciclica e ricorre nove volte nel testo”. “In che senso la proposta di papa Francesco di ecologia integrale, può essere compresa come paradigma concettuale in grado di riorientare il pensiero credente su alcuni fondamentali temi inerenti la vita umana e la giustizia?”. Di qui l’invito ad instaurare “un dialogo costante tra realtà e idea” tenendo presente che, come afferma il Pontefice, “la realtà è superiore all’idea”. Per un “impegno credente”, Benanti propone una prospettiva di “governance” che si muova “dalla linearità alla complessità” e riunisca “diverse competenze per un impegno comune”.

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