Diocesi: mons. Russo (vescovo eletto Fabriano-Matelica), “da oggi voi siete diventati la mia gente”

“Da oggi voi siete diventati la mia gente: mi appartenete nel Signore, come io appartengo a voi”. Lo scrive monsignor Stefano Russo, vescovo eletto della diocesi di Fabriano-Matelica, nel suo primo messaggio alla sua nuova Chiesa. “Nel mio personale cammino di fede non pensavo ci fosse in ‘programma’ di diventare vescovo, ma si sa che il Signore spesso ci sorprende e ci porta su strade che non sono le nostre”, confessa.  “So – afferma monsignor Russo – che quando in una diocesi c’è un ‘passaggio’ così particolare come quello dell’arrivo di un nuovo vescovo, sono tante le aspettative e le domande che salgono dalla comunità cristiana e non solo. Se il Signore vuole, avremo tempo per conoscerci, ma vi dichiaro fin d’ora la mia volontà di camminare insieme con voi, mettendomi in ascolto della voce dello Spirito Santo. Vorrei essere strumento nelle mani del Signore affinché sia Lui solo, attraverso di noi, a dare forma alla Sua Chiesa”. Nel messaggio il vescovo eletto, dopo aver ringraziato quell’uscente, monsignor Giancarlo Vecerrica, si rivolge a sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose: “Insieme siamo chiamati con la testimonianza di vita, prima ancora che con le parole, a dare ragione della nostra fede”.

Dopo aver auspicato che le parrocchie diventino sempre di più “casa e scuola di comunione”, monsignor Russo si dice consapevole della” ricchezza” che le associazioni e le aggregazioni laicali “rappresentano per la missione della comunità cristiana”. Ancora un pensiero speciale “agli anziani, alle persone sole, agli ammalati, alle famiglie in difficoltà, ai giovani e a quanti vivono situazioni di disagio”, la “solidarietà a coloro che il lavoro non ce l’hanno ancora o non ce l’hanno più” e “un abbraccio fraterno agli immigrati e a coloro che sono costretti a lasciare la propria terra”. Nel saluto alle autorità civili e militari e a coloro che svolgono un ruolo istituzionale mirato a promuovere il bene comune, monsignor Russo ricorda l’immagine messa più volte in rilievo dal Papa “di una Chiesa che costruisce i ponti idonei a mettere in autentica comunicazione le persone, contribuendo così alla realizzazione di una società più cristiana e proprio per questo più umana”. Sulla scia di Papa Francesco, conclude “anche io desidero raggiungere, con la luce e la forza del vangelo, le ‘periferie esistenziali’ che caratterizzano il nostro tempo”.

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