Agricoltura: Moncalvo (Coldiretti), se è sostenibile “previene cambiamenti climatici e tutela territorio”

Manutenzione del territorio, prevenzione dei cambiamenti climatici, tutela del consumatore e del lavoro, promozione della legalità, accoglienza e integrazione degli immigrati. Sono alcuni obiettivi perseguibili da un’agricoltura realmente “sostenibile”. Ne è convinto il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, intervenuto al seminario di studio sulla custodia del creato “Laudato si’: quale cura della casa comune? Dalla realtà all’azione”, in corso a Roma, presso la sede dell’associazione, per iniziativa dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei. Partendo dall’iniziativa promossa da Coldiretti a Pisa sabato scorso – la partecipazione di ragazzi rifugiati nel capoluogo, formati dall’associazione e che hanno messo su una realtà di impresa – all’appuntamento di “campagna amica” mettendo in vendita i loro prodotti, Moncalvo ha osservato che l’integrazione è possibile e l’agricoltura può giocarvi un ruolo importante. Quasi un milione e 300mila persone lavora oggi nel settore agricolo, più di un quarto immigrati. “Il nostro impegno – prosegue Moncalvo – è da sempre quello di mettere al centro la persona”. Occorre produrre prodotti sani, di qualità e al giusto prezzo. “Dal 2011, grazie alla legge di multifunzionalità, si è ridefinito il ruolo dell’agricoltore: produzione ma anche educazione, attività turistica, manutenzione del territorio”, ed è iniziato “un cammino che oggi ci consente anche di essere il primo Paese in Europa per aziende biologiche”. L’agricoltura sostenibile deve inoltre impegnarsi a “tutelare il lavoro dicendo no al caporalato e all’illegalità”. Di qui l’impegno dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti e guidato da Giancarlo Caselli.

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