Africa: Medici Cuamm, in memoria di don Mazzucato un nuovo progetto in Sierra Leone

Il sostegno ad un ospedale di Freetown (Sierra Leone) dove un solo ginecologo era costretto a far partorire 6000 donne l’anno è la sfida concreta che Medici con l’Africa ha assunto per onorare il suo fondatore don Luigi Mazzucato, morto il 26 novembre scorso dopo 53 anni alla guida dell’organizzazione. Un evento commemorativo si è svolto oggi a Roma, con interventi che hanno ricordato un “personaggio straordinario” che visito’ 115 volte l’Africa e i progetti sanitari del Cuamm, il cui motto era “poveri ma liberi”. “Possedeva solo pochi abiti, una valigia e qualche libro, eppure pochi hanno lasciato una eredità così ricca”, questo il ricordo del giornalista e scrittore Gian Antonio Stella. La cooperante del Cuamm in Sud Sudan, Chiara Scanagatta, ha raccontato la sua difficile ma esaltante esperienza in un Paese ricaduto in dinamiche di guerra e con bisogni enormi. “Don Luigi ci ha insegnato ad ‘essere con’ le persone, anche nei momenti di sconforto e rabbia – ha detto – perché alla fine,  nonostante tutto, ne vale sempre la pena”. Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa-Cuamm, ha poi sottolineato l’importanza “di una cooperazione fatta bene e di cui bisogna dare conto, solo così può essere agente di vero cambiamento”. A Freetown il nuovo progetto sarà di sostegno al Princess Christian maternity hospital, che con i suoi 150 letti serve un 1 milione di utenti, con una previsione di 60.500 parti attesi per il 2016.

 

 

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