Parlamento Ue: rivedere Dublino III. “Asilo, un sistema europeo”. Metsola e Kyenge, “I morti non sono numeri”

(Bruxelles) Il Parlamento europeo chiede di superare le regole di Dublino e di dar vita a un sistema di asilo europeo. Con una relazione votata ad ampia maggioranza in commissione Libertà civili (testo che andrà al voto della plenaria il 13 aprile) si parla della necessità di creare un sistema centrale per raccogliere e distribuire le domande d’asilo. Il sistema si baserebbe sui punti di accesso (hotspot) da cui i migranti verrebbero distribuiti fra i 28 Stati aderenti in base a quote prestabilite. La commissione parlamentare è partita dalla constatazione che il sistema definito dal regolamento Dublino III (il quale determina che lo Stato membro dove approdano i migranti deve anche accogliere e vagliare le loro domande d’asilo e occuparsi degli eventuali rimpatri, gravando di fatto sui Paesi più “esterni”, come Grecia, Italia, Malta e i balcanici) non funziona e va superato. “La situazione è estremamente grave”, afferma l’eurodeputata maltese Roberta Metsola, relatrice del provvedimento assieme all’italiana Kashetu Kyenge. “Nel 2015, 3771 persone sono annegate nei nostri mari”. “Nei primi due mesi di quest’anno i morti sono già 450, tra cui 77 bambini”. “Come politici abbiamo il dovere di garantire che queste vittime non rimangano solo statistiche anonime. Sono esseri umani che hanno perso la vita. Abbiamo tutti bisogno di fare meglio e di più, perché l’indifferenza non è un’opzione. È tempo di agire su tutti fronti ed è ciò che questo rapporto chiede”. Kashetu Kyenge aggiunge: “L’Europa ha bisogno di un approccio globale della migrazione sulla base del principio di solidarietà tra gli Stati. Una gestione comune è necessaria per attuare il principio di solidarietà tra i Paesi, condividendo equamente le responsabilità e ponendo i valori fondamentali della vita al centro del processo” europeo.

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