Colombia: mons. Castro, “non è importante la data della pace, ma che l’accordo sia formulato bene”

È possibile (se non probabile) che il 23 marzo non arrivi l’attesa firma del trattato di pace tra Governo colombiano e Farc al termine delle trattative in corso all’Avana. La data era stata stabilita nei mesi scorsi, visto il positivo avanzare delle trattative, ma in queste ore è lo stesso Governo a far sapere che è possibile un rinvio. Su questa eventualità si è espresso, in un’intervista all’emittente “Rnc la radio”, il presidente della Conferenza episcopale colombiana, monsignor Luis Augusto Castro Quiroga, arcivescovo di Tunja: “Importante non è la data della firma, ma che l’accordo sia formulato bene, bisogna evitare clausole che in seguito vadano a generare problemi, è importante che tutto venga valutato bene per non compromettere l’intero cammino di pace”. Parole dure, da parte del presule, verso l’altro gruppo guerrigliero dell’Eln che, dopo aver chiesto al Governo l’inizio delle trattative, continua a fare attentati. Secondo monsignor Castro questi guerriglieri vogliono attirare l’attenzione e si comportano come “bambini piccoli”.

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