Benessere: Ferri (Lumsa), “con la condivisione si costruisce il bene comune e le persone sono felici”

“L’Italia sta danneggiando il tessuto delle iniziative sociali, del terzo settore, delle cooperative mentre altri Paesi, anche anglosassoni, si stanno muovendo in direzione opposta: stanno cercando di recuperare la dimensione dei corpi sociali intermedi”. Lo ha detto Giovanni Ferri, docente di economia dell’Università Lumsa, a margine della Conferenza internazionale sulla felicità. “Grazie alla dottrina sociale della Chiesa – ha proseguito – oggi in gran parte del mondo ci si sta dando da fare per recuperare quella dimensione che porta al coinvolgimento degli individui e alla felicità. Anche Papa Francesco nelle ultime encicliche ha sottolineato due pilastri: l’importanza della dignità umana e la supremazia del bene comune. La dignità e il bene comune vanno insieme nella Dottrina sociale della Chiesa e sono accompagnati da solidarietà e sussidiarietà per evitare che l’individuo sia nella condizione di falsamente libero di reclamare i propri diritti ma che poi si trovi di fatto in una società in cui non ha un potere effettivo si trova ad essere frustrato ed emarginalizzato dallo Stato e dall’impresa”. Per il docente della Lumsa, “con la condivisione si è dimostrato che non solo gli individui costruiscono il bene comune ma sono felici di farlo. La percezione dell’individuo che pensa solo a sé e non si deve preoccupare del prossimo è sbagliata e impoverisce tutti. Storicamente nei paesi anglosassoni la tradizione non fa affidamento ai corpi sociali intermedi ma negli ultimi anni si è capito che di essi c’è più bisogno”. In Italia “dobbiamo fare lo stesso – ha concluso – vedere come uno strumento e non come un lemento in cui l’individuo è percepito da solo”.

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