Cristiani perseguitati: mons. Gallagher, in Medio Oriente “rischiano di scomparire”

“L’esodo forzato dei cristiani dal Medio Oriente lascia un vuoto nelle comunità che rischiano così di scomparire”. A lanciare l’allarme è stato questa mattina monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario della Segreteria di Stato per i Rapporti con gli Stati,  nel suo intervento al terzo incontro di formazione missionaria promosso dal Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma su “La nostra Chiesa è Chiesa dei martiri”, tema ripreso da un’affermazione di Papa Francesco. “Estremismi e fondamentalismi religiosi di diversa provenienza – ha osservato Gallagher – sono spesso all’origine delle ostilità contro i cristiani e contro i fedeli di altre minoranze religiose, a partire dal dilagare di gruppi armati di matrice fondamentalista, trasformatisi in organizzazioni terroristiche, che compromettono seriamente la sicurezza internazionale”. Il diplomatico vaticano ha quindi richiamato le leggi sulla blasfemia, con evidente riferimento al Pakistan, le gravi limitazioni alla libertà religiosa presenti in alcuni Paesi, la piaga del traffico illecito di armamenti. A questo si aggiunge “la continua destabilizzazione del Medio Oriente” che “ha aggravato le violenze contro le minoranze religiose, compreso i cristiani, costringendoli quotidianamente ad abbandonare le proprie case per fuggire dagli orrori della guerra e dalle persecuzioni”. “Sono davanti ai nostri occhi – ha aggiunto – le immagini dei nostri fratelli disperati che emigrano mettendo a rischio la loro stessa vita. L’esodo forzato dei cristiani dal Medio Oriente lascia un vuoto nelle comunità che rischiano così di scomparire”.

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