Diocesi: Logos (Matera-Irsina), la riapertura della cattedrale un “evento di Chiesa e di fede”

“Un evento di Chiesa, di fede, di arte, di cultura alta, degno di Matera capitale europea della cultura, la cultura di un popolo che si identifica in Colui che celebra: Cristo, origine e fine di tutta la Storia e la sua Madre, venerata nella sua bellissima Icona della Bruna, incensata al termine del rito”. Così Filippo Lombardi descrive la riapertura al culto della cattedrale di Matera nell’editoriale pubblicato sull’ultimo numero di “Logos”, quindicinale diocesano di Matera-Irsina. Lombardi non può non commentare l’augurio espresso dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, al termine della celebrazione che lui stesso ha presieduto. Quello ad “essere belli com’è bella questa vostra cattedrale”. “È un bell’augurio quello formulato dal cardinale Parolin”, afferma Lombardi: “Naturalmente parlava non di una bellezza estetica soltanto, di cui la cattedrale è ricca per lo splendore del suo oro che riluce, ma di quella Bellezza riverbero della Bellezza stessa di Dio, quella che ‘salverà il mondo’, secondo la felice intuizione di Dostoevskij”. “Il popolo accorso numerosissimo, venuto da ogni dove, dalle cinquanta parrocchie della diocesi, accompagnato dal propri sacerdoti, straripante dalle navate, per le strade, ‘viveva dello sguardo’, ammirati non solo di tanta bellezza – prosegue – ma di ogni gesto, di ogni movimento, di ogni segno della solenne liturgia”. Secondo Lombardi, “la solennità del rito, accompagnata dai canti del popolo e della Corale, era, però, tutta intrisa di umanità che traspariva dal volto amabile del segretario di Stato, dal sorriso dolce di mons. Ligorio, dalla soddisfazione dell’amministratore diocesano mons. Di Candia, dal compiacimento di mons. Ciliberti, degli altri vescovi, del Capitolo, di tutti i sacerdoti. Si respirava la comunione di tutta la Chiesa diocesana come anche l’universalità della Chiesa che il cardinal Parolin rappresentava”. “Scrosciante – aggiunge – l’applauso quando ha detto: ‘Riporterò a Papa Francesco quanto qui ho visto e sperimentato’. Non mancava nemmeno Papa Francesco, dunque, a questa festa di popolo”.

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