“Sì all’essere umano, no alla diagnostica pre-impianto”. Lo ribadiscono i vescovi svizzeri nel comunicato finale diffuso a conclusione della loro assemblea plenaria che si è svolta a Lugano, dal 7 al 9 marzo. “In vista della revisione della Costituzione federale del 2015 – si legge nel comunicato -, il popolo svizzero si pronuncerà il 5 giugno in una votazione federale sulla revisione della legge sulla procreazione medicalmente assistita”. I vescovi ritengono che “le disposizioni del presente disegno di legge non rispettano la dignità immutabile dell’essere umano. Ecco perché rifiutano questo cambiamento nella legge sulla procreazione medicalmente assistita. Prima della votazione, la Commissione bioetica della Conferenza episcopale svizzera pubblicherà una presa di posizione dettagliata su questo argomento”.