Parlamento Ue: “Egitto faccia luce sul caso Regeni”. “Grave episodio, non isolato”

(Strasburgo) Il Parlamento europeo “condanna fermamente la tortura e l’assassinio in circostanze sospette” di Giulio Regeni, il cittadino italiano scomparso in Egitto il 25 gennaio e trovato morto il 3 febbraio successivo “in una delle strade alla periferia del Cairo”. Il suo corpo “ha mostrato segni di percosse e di ‘una violenza inaudita’, secondo il ministro degli Interni italiano”. Il Parlamento europeo prende oggi posizione sul caso Regeni, spiegando, in un documento approvato in emiciclo, l’attività di ricerca che il giovane italiano stava svolgendo nel Paese africano. Un caso che peraltro “non appare isolato, ma si è verificato in un contesto di tortura, morte e sparizioni forzate in tutto l’Egitto negli ultimi anni”. L’Assemblea Ue esprime “profonda solidarietà e condoglianze” alla famiglia e afferma che le autorità egiziane devono fornire alle corrispondenti autorità italiane tutte le informazioni e i documenti necessari per far luce sull’accaduto e stabilire le responsabilità dell’omicidio.

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